Transfashional
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Disciplinary
Lexicon

27.10.19 –
06.01.20
Opening
26.10.19
18:00
Ala Moderna del
Museo della Città di Rimini
Sabato 26.10.2019 alle 16.00
Sala Arazzi Museo della Città di Rimini
Incontro con Aliki van der Kruijs
Artisti e designer
Manora Auersperg, Linnea Bågander, Naomi Bailey Cooper, Sonja Bäumel, Christina Dörfler Raab, Naomi Filmer, Barbara Graf, Shan He, Milena Heussler, Afra Kirchdorfer, Saina Koohnavard, Kate Langrish Smith, Ulrik Martin Larsen, Maximilian Mauracher, Wojciech Małolepszy & Robert Pludra, Ana Rajčević, Clemens Thornquist, Lara Torres, Aliki van der Kruijs
A cura di
Dobrila Denegri

Come possono la moda e l’arte riflettere le attuali urgenze ambientali, sociali, culturali ed economiche e come possono contribuire a delineare nuovi modelli paradigmatici? Transfashional esplora i modi in cui artisti e stilisti di moda affrontano questi temi.
Iniziato nel 2016, Transfashional si è sviluppato come una piattaforma di ricerca che ha coinvolto figure di spicco, come Hussein Chalayan, Lucy Orta, Naomi Filmer, Clemens Thornquist, José Teunissen e altri ricercatori, insieme ad un gruppo di giovani artisti e designers tra cui Anna-Sophie Berger, Martin Bergström, Minna Palmqvist, Ana Rajčević, Lara Torres già internazionalmente affermati nel mondo dell’arte contemporanea o della moda sperimentale. Come ospite speciale di questa edizione si aggiunge la stilista Olandese Aliki van der Kruijs, edizione che vede come protagonisti anche i noti ricercatori Sonja Bäumel, Barbara Graf, Saina Koohnavard, Ulrik Martin Larsen, Robert Pludra e altri.
Prendendo il formato della mostra in-progress, Transfashional ha sostenuto una serie di nuove produzioni, basate sul principio della collaborazione e co-creazione, coinvolgendo i ricercatori la cui prassi creativa si snoda tra le diverse discipline e supera confini convenzionali che dividono la moda, il design, l’architettura, l’arte e la scienza.
Con la mostra nell’Ala Moderna del Museo della Città di Rimini si conclude un lungo percorso espositivo, che ha attraversato diverse città, come Londra, Varsavia, Vienna, Kalmar e loro istituzioni museali di spicco. La mostra si presenta come un eterogeneo e coinvolgente insieme di opere che aprono nuovi orizzonti su cosa la moda, nella sua accezione allargata, possa essere o diventare. Qui essa possa essere un modo per raccontare il corpo, le sue trasformazioni e manifestazioni che vanno ben oltre gli imperativi e gli stereotipi imposti dall’industria della moda. Può anche diventare un nuovo linguaggio attraverso cui avviare un processo di riflessione e rielaborazione di tutto quello che la fase storica in cui viviamo, la quarta rivoluzione industriale, rappresenta. Dunque, un modo per trovare nuovi nessi tra la tradizione artigianale e l’innovazione tecnologica, nonché un modo diverso di concepire i processi di produzione, comunicazione e consumo privilegiando imperativi etici e sostenibili.
Per le generazioni di creativi coinvolti nel progetto Transfashional sono questi i temi principali affrontati nelle loro nuove produzioni, che spesso sovvertono o tralasciano aspetti della funzionalità e utilizzo, favorendo un linguaggio che spinge la moda ad essere critica, concettuale ed impegnata, nonché capace di ispirare il cambiamento del paradigma.
Su questo si basa anche una nuova dimensione didattica ed educativa promossa dai maggiori istituti di formazione, partner del progetto, come l’Università delle Arti Applicate di Vienna, l’Università di Londra - London College of Fashion, l’Università di Borås - Scuola Svedese del Tessuto, l’Accademia delle Belle Arti di Varsavia, la Facoltà del Design e l'Università di Bologna, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, corso di laurea magistrale internazionale in Fashion Studies. Per questo, Transfashional si conclude non solo con una esibizione ma anche una pubblicazione che raccoglierà contributi testuali di Dobrila Denegri, Naomi Filmer, Ulrik Martin Larsen, Ute Neuber, Lucy Orta, Robert Pludra, Barbara Putz-Plecko, Simona Segre Reinach, Clemens Thornquist. Il libro racconta la seconda edizione di Transfashional, la quale si pone come un laboratorio di idee e proposte riguardanti la nuova terminologia da creare per poter analizzare e meglio definire le pratiche creativamente ibride che contraddistinguono questo periodo della post-interdisciplinarità.





















Transfashional si è svolto come una serie di appuntamenti espostivi e discorsivi, partendo dall’Università delle Arti Applicate di Vienna, e continuando nel Forum Austriaco di Cultura a Londra, nel Castello Ujazdowski - Centro d’Arte Contemporanea di Varsavia, nel MuseumsQuartier di Vienna, nel Kalmar Art Museum in Svezia, nell’ambito della nuova biennale di moda ad Arnheim State of Fashion, nel London College of Fashion e si conclude con la mostra nei Musei Comunali di Rimini.
Transfashional è stato organizzato in collaborazione con i partner universitari e sostenuto ulteriormente dalla Cancelleria federale austriaca, dal Ministero austriaco degli Affari Esteri e dalla sua rete di Fora Culturali con sedi a Varsavia, Londra e Milano, dall’Ambasciata d´Austria a Stoccolma, dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dal Consolato Generale a Milano.

Info: Ala Moderna del Museo della Città
Via Cavalieri 22 - 47921 Rimini
Orario d’apertura: da martedì a sabato 9.30-13.00/16.00-19.00 e domenica e festivi 10-19
La mostra Transfashional all’Ala Moderna del Museo della Città di Rimini è stata realizzata in collaborazione con:

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27.10.19 –
06.01.20
Opening
26.10.19
18:00
Ala Moderna del
Museo della Città di Rimini
Encounter with Aliki van der Kruijs on 26th October 2019 at 4 pm
Sala Arazzi Museo della Città di Rimini
Artisti e designer
Manora Auersperg, Linnea Bågander, Naomi Bailey Cooper, Sonja Bäumel, Christina Dörfler Raab, Naomi Filmer, Barbara Graf, Shan He, Milena Heussler, Afra Kirchdorfer, Saina Koohnavard, Kate Langrish Smith, Ulrik Martin Larsen, Maximilian Mauracher, Wojciech Małolepszy & Robert Pludra, Ana Rajčević, Clemens Thornquist, Lara Torres, Aliki van der Kruijs
A cura di
Dobrila Denegri
Come possono la moda e l’arte riflettere le attuali urgenze ambientali, sociali, culturali ed economiche e come possono contribuire a delineare nuovi modelli paradigmatici? Transfashional esplora i modi in cui artisti e stilisti di moda affrontano questi temi.
Iniziato nel 2016, Transfashional si è sviluppato come una piattaforma di ricerca che ha coinvolto figure di spicco, come Hussein Chalayan, Lucy Orta, Naomi Filmer, Clemens Thornquist, José Teunissen e altri ricercatori, insieme ad un gruppo di giovani artisti e designers tra cui Anna-Sophie Berger, Martin Bergström, Minna Palmqvist, Ana Rajčević, Lara Torres già internazionalmente affermati nel mondo dell’arte contemporanea o della moda sperimentale. Come ospite speciale di questa edizione si aggiunge la stilista Olandese Aliki van der Kruijs, edizione che vede come protagonisti anche i noti ricercatori Sonja Bäumel, Barbara Graf, Saina Koohnavard, Ulrik Martin Larsen, Robert Pludra e altri.
Prendendo il formato della mostra in-progress, Transfashional ha sostenuto una serie di nuove produzioni, basate sul principio della collaborazione e co-creazione, coinvolgendo i ricercatori la cui prassi creativa si snoda tra le diverse discipline e supera confini convenzionali che dividono la moda, il design, l’architettura, l’arte e la scienza.
Con la mostra nell’Ala Moderna del Museo della Città di Rimini si conclude un lungo percorso espositivo, che ha attraversato diverse città, come Londra, Varsavia, Vienna, Kalmar e loro istituzioni museali di spicco. La mostra si presenta come un eterogeneo e coinvolgente insieme di opere che aprono nuovi orizzonti su cosa la moda, nella sua accezione allargata, possa essere o diventare. Qui essa possa essere un modo per raccontare il corpo, le sue trasformazioni e manifestazioni che vanno ben oltre gli imperativi e gli stereotipi imposti dall’industria della moda. Può anche diventare un nuovo linguaggio attraverso cui avviare un processo di riflessione e rielaborazione di tutto quello che la fase storica in cui viviamo, la quarta rivoluzione industriale, rappresenta. Dunque, un modo per trovare nuovi nessi tra la tradizione artigianale e l’innovazione tecnologica, nonché un modo diverso di concepire i processi di produzione, comunicazione e consumo privilegiando imperativi etici e sostenibili.
Per le generazioni di creativi coinvolti nel progetto Transfashional sono questi i temi principali affrontati nelle loro nuove produzioni, che spesso sovvertono o tralasciano aspetti della funzionalità e utilizzo, favorendo un linguaggio che spinge la moda ad essere critica, concettuale ed impegnata, nonché capace di ispirare il cambiamento del paradigma.
Su questo si basa anche una nuova dimensione didattica ed educativa promossa dai maggiori istituti di formazione, partner del progetto, come l’Università delle Arti Applicate di Vienna, l’Università di Londra - London College of Fashion, l’Università di Borås - Scuola Svedese del Tessuto, l’Accademia delle Belle Arti di Varsavia, la Facoltà del Design e l'Università di Bologna, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, corso di laurea magistrale internazionale in Fashion Studies. Per questo, Transfashional si conclude non solo con una esibizione ma anche una pubblicazione che raccoglierà contributi testuali di Dobrila Denegri, Naomi Filmer, Ulrik Martin Larsen, Ute Neuber, Lucy Orta, Robert Pludra, Barbara Putz-Plecko, Simona Segre Reinach, Clemens Thornquist. Il libro racconta la seconda edizione di Transfashional, la quale si pone come un laboratorio di idee e proposte riguardanti la nuova terminologia da creare per poter analizzare e meglio definire le pratiche creativamente ibride che contraddistinguono questo periodo della post-interdisciplinarità.
UK based artist Lara Torres asks the viewer to stop and reflect about how we make fashion in the future in her video-essay Unmaking. The visual narrative is composed of a series of performative gestures, such as un-weaving, un-sewing and tearing apart in order to become aware of the symbolic meaning of the thread, of the fragment, and of all what remains behind as a material trace of human existence. In a similar way Anna Sophie Berger’s work She Vanished 1 evokes absence, loss, and generally the state of moving away while Ana Rajčević’s work questions possible new beginnings: her wearable sculptures in the form of long horns invoke both ancestral and futuristic dimensions. Kate Langrish-Smith pushes the notion of wearability and functionality even further. Her body-related-sculptures function as enigmatic performative devices which create a specific choreography of the movement and body-posture, inviting and teasing spectators to interact with them. By means of an artistic analysis Manora Auersperg reflects on the exhibition itself. She traces the spacial context in situ whilst transforming a textile surface by pulling out threads. Whereas the given structure of the fabric dissolves, notes materialize in a different medium.
Several artists focus on the potential of materials. For her collection Excuse My Dust Christina Dörfler-Raab together with artist and performer Jasmin Schaitl experiments with different dying processes using destructive and corrosive substances, while Afra Kirchdorfer creates modular systems composed of ribbons and geometrically cut pieces of cloth which can be endlessly combined and recombined around the body. Assembling the work becomes a playful action of re-designing as well as rethinking the very notion of ready-to-wear. Graphic designer Maximilian Mauracher will work with translation of graphic signs/textures to textiles, realizing a new site-specific installation.
Transfashional si è svolto come una serie di appuntamenti espostivi e discorsivi, partendo dall’Università delle Arti Applicate di Vienna, e continuando nel Forum Austriaco di Cultura a Londra, nel Castello Ujazdowski - Centro d’Arte Contemporanea di Varsavia, nel MuseumsQuartier di Vienna, nel Kalmar Art Museum in Svezia, nell’ambito della nuova biennale di moda ad Arnheim State of Fashion, nel London College of Fashion e si conclude con la mostra nei Musei Comunali di Rimini.
Transfashional è stato organizzato in collaborazione con i partner universitari e sostenuto ulteriormente dalla Cancelleria federale austriaca, dal Ministero austriaco degli Affari Esteri e dalla sua rete di Fora Culturali con sedi a Varsavia, Londra e Milano, dall’Ambasciata d´Austria a Stoccolma, dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e dal Consolato Generale a Milano.
Info: Ala Moderna del Museo della Città
Via Cavalieri 22 - 47921 Rimini
Orario d’apertura: da martedì a sabato 9.30-13.00/16.00-19.00 e domenica e festivi 10-19
